di Raffaella Piccolo
JAZZ MAGAZINE
VOL-61-6
dicembre 2007
lmprovvisatore Involontario è nato nel 2004, attorno all’idea grafica del marchio. È la raffigurazione simbolica dei concetti di musica e di arte visiva. Due concetti opposti, espressione di una filosofia che indaga sulla soglia di continuità. Quel sottile spazio concettuale che dimora tra tutte le realtà dualistiche e contraddittorie come suono e silenzio, composizione e colore, tra la stessa musica e la sua rappresentazione grafica e persino tra supporto digipack e jewel box.
In una delle produzioni dell’etichetta ho disegnato, un digipack cartonato che illude di essere un iewel box di plastica trasparente: graffi e impronte digitali, pseudo-adesivi e rilievi di plastica confondono percettivamente sulla consistenza del materiale di supporto. Inoltre, quando si estrae il cd, si ha la sensazione che sia rimasto nella custodia!
Il sito Internet, con il vecchio giradischi per la sezione musicale e la pellicola fotografica per la sezione arti visive, è il
mezzo per esplorare la contraddizione tra stile innovativo e affezione per le vecchie attrezzature e materiali che tutti noi abbiamo. Nelle produzioni dell’etichetta, aspetto grafico e musicale sono sempre inscindibili.
L’idea grafica da cui Paolo Sorge partiva per Slow Foodera una copertina discografica degli anni 40 dai colori contrastanti e caratteri del testo molto marcati. Voleva, inoltre, che mi ispirassi ai brani come portate gastronomiche da gustare lentamente. Così è nata l’idea di disegnare gli artisti come camerieri.
Abbiamo anche deciso di puntualizzare l’importanza della musica rispetto ai testi, ma anche rispetto ai musicisti stessi. Così. i musicisti sono nati senza volto, a eccezione del profilo di Paolo, che mi serviva graficamente per evidenziare quale tra i quattro fosse il leader.
Dal momento che i testi avevano poca importanza, per leggere l’esilarante scritto di EmilianoSrui, si deve fare ruotare il traytrasparente come un vinile sul giradischi.